lunedì 18 ottobre 2010

Sepolto... dalla noia


Titolo originale: Buried
Titolo Italiano: Buried - Sepolto
Regia: Rodrigo Cortés
Durata: 95'
Anno: 2010
Interpreti:
Ryan Reynolds Ryan Reynolds ...



Trama: Dopo essere stato rapito in Iraq, l'imprenditore Paul Conroy si risveglia in una bara nel deserto armato solo di un telefono cellulare, uno Zippo e un coltello. Inizia per lui una dura corsa contro il tempo per scappare dalla claustrofobica trappola mortale in cui è stato rinchiuso.



Ho sempre cercato di evitare i film strombazzati da lusinghe giornalistiche appiccicate ossessivamente sulla locandina, specialmente quando si trattava di film a basso budget che improvvisamente incassavano una montagna di soldi senza un motivo apparente. Oddio magari l'idea c'era, anche originale,  ma tutte quella scritte mi hanno sempre dato l'aria di puzza di bruciato.
Anche l'uscita di "Buried" puzzava fino all'inverosimile, frasi tipo "Hitchcock sarebbe orgoglioso" mi davano l'idea di una bufala grande come una casa, ma per una volta ho fatto finta di non vedere, non sentire, evitare le avvisaglie di agguato mortale e ho deciso di rischiare.
Il risultato? Ha confermato le mie aspettative, tanto rumore per nulla con un finale ad effetto che manca completamente il colpo. Insomma la puzza di bruciato si è trasformata in un odore nauseabondo. Lasciando perdere la credibilità di certe azioni (lo zippo quasi perennemente acceso, il serpente che appare di colpo nella vana ricerca di un effetto tensione a tutti i costi, il protagonista che si gira nella bara), il film di hitchcockiano non ha quasi niente nella realizzazione.
Apprezzabile il tentativo di imprimere alla pellicola un retrogusto politico pescando sulla situazione in Iraq, la questione dei contractor (o mercenari fate voi) e via dicendo, ma quel che manca è il ritmo, la suspence, i 95 minuti sono obiettivamente troppi e penso che più di così non si poteva fare. La tensione si avverte a tratti così come il senso di claustrofobia che svanisce dopo una ventina di minuti. L'idea di fondo non era male, la scommessa era grossa, ma se a conti fatti il film non funziona del tutto, ecco intervenire il pompaggio pubblicitario/mediatico ad impedire il naufragio.
Il pubblico risponde ma il dubbio sulla durata dell'effetto iniziale rimane.


La frase: Dan Brenner: Your ransom video already has 47,000 hits on YouTube!


Il film è:


Voti:
35mm: 4 / 5
CinemaDelSilenzio: 7,5
IlCinematografo: 2 / 5
FilmTV: 3 / 5
IMDB: 7,8
GliSpieatati: 7
MyMovies: 3,23 / 5
MIO: 5

martedì 12 ottobre 2010

Appunti su Inception


Dopo la terza visione, pensavo di poter tirare le somme sulle possibili soluzioni di Inception. Questo fino a che non ho letto questa bellissima spiegazione: http://recensioniagogo.blogspot.com/2010/10/inception-spiegazione-del-film.html 
Naturalmente, visto e considerato che gli appunti li avevo comunque scritti, ve li rivelo condividendo con voi dubbi e perplessità.
Inanzitutto diciamo che il fatto di tovarci ancora una volta, di fronte ad un "prestigio" di Nolan, non fa che rimarcare la mia devozione verso questo grande regista poco capito e sottovalutato. La sua abilità nel farti credere quello che vuole lui è così forte, che molti critici non se ne sono ancora resi conto. Riesce a farti perdere e trascurare punti importanti facendo leva su quelli inutili e fuorvianti e tu nemmeno te ne accorgi. Quale regista al giorno d'oggi è in grado di farlo? E quale ancora vi riesce coniugando il tutto con un film blockbuster? N-E-S-S-U-N-O.
Il gioco è lo stesso di "The Prestige", ci viene spiegato il meccanismo, ci viene fatto vedere, ci viene fatto credere che è così e basta arrivando al semplice dilemma finale della trottola: cade? non cade? Sogno? Realtà?
La sfida è racchiusa nell'osservazione, cosa a cui non siamo abituati talmente assuefatti dallo schematismo mentale inflitto alle nostre menti dalla televisione, dai media e da certo cinema inutile e facilone.


IL TOTEM
Nel corso del film ci viene spiegato (da Arthur) e mostrato ossessivamente (da Cobb), l'importanza del totem. Esso deve essere un'oggetto unico e particolare, e non può essere toccato da nessun altro. Il suo scopo risiede nel far capire al sognatore, se si trova nella realtà oppure no. Ma se per Arthur abbiamo la certezza (o presunta tale) del loro totem, non ce l'abbiamo nel caso di Cobb. Il perché è presto detto.
Quando ne parla con Arianna, rivela chiaramente come la trottola appartenesse alla moglie Mal che "la faceva girare continuamente, non si fermava mai". Sguendo la logica il totem di Cobb è a tutti gli effetti nullo in quanto non di sua esclusiva proprietà, e allora?
Qualche spettatore arguto sembra aver trovato una possibile risposta e, dopo un'attenta terza visione, posso confermare la versione che vede la fede al dito come un possibile totem (ma leggendo la soluzione del link sopracitato potrebbe essere un ulteriore inganno di Nolan). Infatti nei sogni è sempre presente per poi sparire al ritorno alla realtà.
A questo punto la trottola finale che cada o no è ininfluente. Ma Nolan è ancora più furbo e nella sequenza finale gioca continuamente rivelando particolari attinenti sia al sogno che alla realtà (trottola, bambini, il nonno), infatti la mano sinistra di Cobb si intravede per un attimo prima del lanci della trottola, ma non si riesce a distinguere la presenza dell'anello.


I BAMBINI
I bambini potrebbero essere un altro apetto interessante. Nei titoli di coda ne si evince la presenza di 4 con due età diverse. Questo vuol dire che le loro apparizioni potrebbero essere rivelatori ed ingannatori allo stesso tempo. Inanzitutto appaiono sempre di schiena e vetiti in modo uguale per cui sarebbe difficile distinguerne le diversità. A questo punto i bambini più grandi potrebbero essere quelli finali ma questo non vuol dire che siano reali, potrebbero comunque essere una creazione del subconscio di Cobb. Insomma i bambini appaiono sempre nei sogni... continua il gioco manipolaatore di Nolan i particolari possono rivelare tutto e niente a seconda delle interpretazioni.


I DIALOGHI
I dialoghi e le lunghe spiegazioni, costituiscono la parte fondamentale sia della possibile soluzione, sia dell'inganno. Purtroppo finché non avrò il Blu-ray non potrò elencare i dialoghi utili alla comprensione (di solito sono quelli più brevi e di cui non si fa caso), e quelli ingannatori (i più prolissi e ubriacanti).
L'unico consiglio e quello di tralsciare i secondi e concentrarsi sui primi per una reale comprensione.
- Mombasa nel sotterraneo di Yusuf;
- I dialoghi tra Arthur e Arianna;
- Alcuni scambi tra Cobb e Arianna nel finale.


I FINALI
Discutendo di tutti i possibili particolari direi che si possono tracciare almeno 3 possibili finali (più un quarto dell'ultima ora al link sopra e sotto citato):
  1. Il più ambiguo e intrigante: Saito facendo ruotare la trottola, innesta l'idea del ritorno a casa nella mente di Cobb e si suicida tornando alla realtà ottenendo il suo scopo onorando comunque il patto;
  2. Cobb, nell'ascensore finale, rivela ad Arianna alcuni segreti sull'innesto che ci rimangono nascosti. L'idea potrebbe essere di una spiegazione pratica sull'innesto. Cobb potrebbe essere consapevole di un possibile fallimento e Arianna potrebbe innestargli l'idea del ritorno a casa. A questo proposito all'affermazione di Arthur "Si perderà (nel limbo)", Arianna rispone "No, se la caverà" con un sorriso consapevole;
  3. Il lieto fine lineare. Saito para a Cobb e a se stesso ritornando alla realtà, si risvegliano nell'aereo portando a compimento i propri impegni. Saito ottiene il suo scopo ed onora il patto permettendo il ritorno a casa di Cobb.
  4. Come già detto vi rimando al link: http://recensioniagogo.blogspot.com/2010/10/inception-spiegazione-del-film.html 
A voi la scelta.

mercoledì 6 ottobre 2010

Sogno o son desto?


Titolo Originale: Inception
Titolo Italiano: Id.
Regia: Christopher Nolan
Anno: 2010
Durata: 148'
Interpreti:
Leonardo DiCaprio... Cobb
Joseph Gordon-Levitt... Arthur
Ellen Page... Ariadne
Tom Hardy... Eames
Ken Watanabe... Saito
Dileep Rao... Yusuf
Cillian Murphy... Robert Fischer
Tom Berenger... Peter Browning
Marion Cotillard... Mal
Pete Postlethwaite... Maurice Fischer
Michael Caine... Miles


Trama: Dom Cobb è un estrattore che ruba segreti dalle menti delle persone, mentre queste stanno dormendo e sognando. Insieme al suo socio Arthur, Cobb si infiltra nei sogni di un potente uomo d'affari giapponese di nome Saito per eseguire un'estrazione, un processo con il quale è possibile rubare informazioni dal subconscio del soggetto. L'estrazione fallisce quando Mal, la moglie defunta di Cobb che appare sotto forma di proiezione del suo subconscio, interferisce con l'operazione.
Saito propone a Cobb e ad Arthur un accordo: al primo permetterà, grazie alle sue conoscenze, di tornare dai due figli, dai quali è dovuto fuggire quando venne accusato dell'omicidio della loro madre. In cambio, il team di estrattori dovrà eseguire per lui il pericoloso processo opposto chiamato inception, ovvero l'innesto di un'idea nella mente di Robert Fischer, figlio del rivale in affari di Saito. L'idea consiste nel convincere l'uomo a dividere il suo impero economico alla morte del padre.


Dom Cobb (un intenso Leonardo Di Caprio) è un ladro di sogni, il migliore, ed è pagato per infiltrarsi in essi per carpire i segreti delle persone. Fallita la missione nella mente dell'uomo d'affari Saito (Kate Watanabe doppiato scandalosamente in italiano), si vede offrire da esso un nuovo lavoro difficile e complesso, non un furto ma un innesto nella mente del suo rivale in affari, il giovane Fischer (Cillian Murphy sempre ottimo).
A convincere Cobb, la possibilità di cancellare le accuse (false) di omicidio e il rientro in patria potendo riabbracciare i suoi amati figli.
 A supportarlo una squadra di manipolatori formata dal falsario Eames (Tom Hardy, ottimo), il suo braccio destro Arthur (Joseph Gordon-Lewitt, superbo), il chimico Yusuf (Dileep Rao) e l'architetto Ariadne (Ellen Page, una conferma). Il compito è arduo in quanto i livelli di sogno da affrontare per l'impianto, sono 3 con il rischio di finire in un limbo eterno.
Christopher Nolan, dopo il successo dello splendido "The Dark Knight", torna a girare un film scritto di suo pugno ma senza la collaborazione del fratello. Un progetto coltivato per 10 anni e che finalmente ha trovato il suo degno epilogo. Diciamolo subito, per entrare nell'orbita di Inception non basta una visione, troppi particolari nasconti e sussurrati che si perdono negli spiegoni (così sono stati definiti) centrali del film.
Come in "The Prestige", il regista ci spiega il trucco riuscendo comunque ad ipnotizzarci facendoci credere quello che vuole. Se nel suddetto film l'artificio usato era la magia, questa volta è il modo dei sogni. Ma badate bene non siamo di fronte ad un film sui sogni, non aspettatevi scene oniriche alla Lynch, a Nolan interessa altro. Il tema centrale è il senso di colpa che attraversa Cobb per la morte della moglie Mall (una magnetica Marion Cottilard), che lo perseguita a tal punto da impedirgli di creare le architetture dei sogni. Mall è prigioniera del suo subconscio e si interferisce continuamente nei sogni diventandone un pericolo e la principale causa dei fallimenti in missione (vedasi l'inizio).
Insomma Inception cos'è? Un sogno, fantascenza alla Matrix? Una storia d'amore? Diciamo che c'è un pò di tutto ma anche che, purtroppo, non è un film perfetto e non si può considerare, in toto, un capolavoro.
Perché? Semplicemente a causa del 3° livello di sogno ambientato sulla neve. La voglia di Nolan di onorare i film di James Bond, lo ha portato a costruire un livello debole e deludente. E' un peccato perché il difetto legato alle innumerevoli spiegazioni, è stato fugato dalla seconda visione e  dalle discussioni seguite sui forum cinematografici. Mettendo insieme i vari tasselli, posso affermare che Nolan utilizza le spiegazioni per rendere, sì più fruibile la visione del film, ma anche per ingannarci (appunto come in "The Prestige") distraendoci da particolari fondamentali che potrebbero indurre, la soluzione finale, in svariate direzioni.
Chi ha subito l'innesto? Quanti innesti sono stati fatti? E' tutto un sogno di Nolan (si noti il taglio di capelli di Di Caprio simile a quello del regista...) proiettato in film? E poi qual è il vero totem di Cobb (sempre che sia effettivamente valido...).
Davanti a tale complessità la scelta degli attori risulta quanto mai fondamentale, e anche in questo caso il regista non sbaglia, si va dall'intenso Di Caprio alla conferma di Ellen Page, dal solito grande Michael Caine alla splendida Cottilard, fino alle sorprese Tom Hardy e Joseph Gordon-Lewitt. Hans Zimmer troneggia con una colonna sonora fenomenale, mentre il montaggio è quanto mai perfetto.
Insomma che dire di più, guardatelo e riguardatelo, e divertitevi a trovare tutti i gichi e le illusioni del finale, sogno? Realtà? Gira trottola, gira, nell'attesa seguiremo i titoli di coda fino all'accenno della canzone della Piaf "Non, je ne regrette rien" ("Non ho rimpianti", un caso?) e del nostro calcio che ci porterà fuori dalla sala.


La frase: Qual'è il parassita più resistente? Un'idea!Una singola idea della mente umana può costruire città! Un'idea può trasformare il mondo e riscrivere tutte le idee! Ed è per questo che devo rubarla! 


Il film è:

Voti:
IMDB: 9,1
GliSpietati: 7,3
MyMovies: 3,73 / 5
35mm: 4 / 5
CinemaDelSilenzio: 7,75
MoviePlayer: 8
FilmTV: 3 / 5
Cinema.it: 3 / 5
IlCinematografo: 4 / 5
MIO: 9

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